Franco Causio è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli.




Come giudichi la gestione di Simone Inzaghi alla Lazio?Credo che Simone si meritasse queste soddisfazioni che sta vivendo, si sta dimostrando non solo un ottimo allenatore ma anche un ottimo piscologo, il merito è di chi l’ha supportato a partire dal presidente Lotito e dal direttore sportivo Tare. Io conosco bene Inzaghi e la famiglia, era pronto l’anno scorso per andare a Salerno, poi ha colto al volo l’occasione e ha dimostrato tutta la sua bravura.




Qual è il punto di forza del tecnico?Sicuramente la gestione dello spogliatoio: la Lazio l’anno scorso cercava Bielsa ma l’uomo giusto ce l’aveva in casa, sta dimostrando con il lavoro quotidiano di poter ottenere grandi risultati, ha svolto un lavoro da psicologo con molti giocatori, ad esempio l’anno scorso con Keita. Inzaghi conosce l’ambiente laziale da 18 anni e non potevo immaginare a una persona migliore per gestirlo.




La Juventus viene segnalata in procinto di abdicare ogni anno, ma anche in questa stagione ha cominciato il campionato alla grande:Nessuno mette in evidenza che la Juventus ha cambiato molto quest’anno: entrare dentro i meccanismi dei bianconeri non è facile ed elementi come Bernardeschi e Douglas Costa avranno bisogno di tempo. Ricordo che Dybala quando è arrivato a Torino ci ha messo un po’ per diventare titolare, persino Higuain che veniva da un campionato da 36 gol ha avuto un periodo di rodaggio. La quadratura giusta la troveranno allenatore e società, il momento più delicato lo sta attraversando la difesa con Barzagli, Chiellini e Buffon invecchiati e Bonucci che non c’è più. Forse a volte si vuole destabilizzare l’ambiente Juve ma questo non è possibile, sono troppo coesi e sanno sempre rispondere sul campo.




Come può Inzaghi mettere in difficoltà Max Allegri?E’ la classica domanda da un milione di dollari, va detto che Inzaghi l’ha già messo in difficoltà Allegri, vincendo la Supercoppa. La Lazio è una squadra non facile da incontrare, tosta. Ha dei giocatori di qualità e sa come preparare la partita, Inzaghi sa studiare bene gli avversari e sono convinto che ha saputo prendere le sue contromisure durante la sosta: essendo molto amico di Paratici, si divertirà a provare a fare lo sgambetto. Prevedo una partita incerta, tutta da seguire.




Milinkovic-Savic può diventare un giocatore di impatto internazionale?Secondo me già lo è, è una di quelle mezze ali capaci anche di andare in doppia cifra a livello realizzativo e al tempo stesso di fornire un grande supporto alla squadra. Con Immobile come punto di riferimento offensivo, nel gioco della Lazio sono fondamentali i giocatori che sanno inserirsi dalle retrovie come il serbo.




Come sono posizionate nella realtà del campionato Napoli, Milan e Inter?I partenopei sono cresciuti molto sul piano dell’esperienza e della consapevolezza, li vedo come principali antagonisti della Juventus. Non va sottovalutata neanche la Roma di Di Francesco, l’Inter invece la vedevo forte anche l’anno scorso, ma hanno sbagliato tempi e modi della scelta degli allenatori, a partire dalla scelta di De Boer che arrivava senza conoscere il calcio italiano, sarebbe stato più saggio puntare subito su Pioli. Quest’anno con Spalletti hanno fatto la scelta giusta e già si vedono gli automatismi impressi dall’allenatore, anche se sul piano del gioco l’Inter non è ancora brillante. Il Milan è una squadra che ha cambiato tanto, e sicuramente quando si cambia tanto non è facile trovare i giusti automatismi. Presi singolarmente i giocatori sono fortissimi, il gruppo però deve trovare la sua identità.






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