di Fabio BELLI

La Lazio continua a vincere in barba alle assenze: privo di De Vrij, Wallace, Bastos, Basta e Felipe Anderson, Inzaghi in questa seconda partita di Europa League contro lo Zulte Waregem, senza tifosi per la sanzione UEFA che ha imposto il match a porte chiuse dopo i fatti di Praga del 2015, lascia in panchina Lucas Leiva, Nani, Milinkovic-Savic, Lulic e Immobile. Dieci titolari fuori, ma arriva comunque una vittoria che, ineccepibile nei primi 70′ di gioco, diventa sofferta quando il Waregem può cercare l’exploit, non avendo la Lazio chiuso la partita quando poteva. Il sigillo non può che essere di Immobile, al dodicesimo centro stagionale in biancazzurro, tredici contando anche il gol segnato a Israele con la Nazionale.




FORMAZIONI – Indiscrezioni della vigilia tutte confermate con Inzaghi alle prese con scelte obbligate in difesa, confermando Patric, Luiz Felipe e Radu, unici centrali di ruolo disponibili. A centrocampo dopo Arnhem torna Di Gennaro titolare in cabina di regia, al suo fianco Murgia e Parolo, capitano per l’occasione. Gli esterni sono Marusic e Lukaku, in avanti Luis Alberto supporta Caicedo. Tra le fila dei belgi il portiere è italiano, Nicola Leali, il capitano De Fauw gioca sulla fascia destra, in attacco tridente con Coopman, Kastanos e Leya Iseka, quest’ultimo fratellastro dell’attaccante del Chelsea, Michi Batshuayi.




CAICEDO PRIMA VOLTA – Inizio a ritmi compassati, l’atmosfera rarefatta dello stadio a porte chiuse non stimola certo l’ardore agonistico. Come previsto, la Lazio conduce le danze e lo Zulte Waregem attende di trovare spazi per le ripartenze. Per il primo squillo bisogna attendere l’11’, gran botta di Di Gennaro che non trova di poco lo specchio della porta. Al 18′ arriva però il vantaggio: cross coast to coast da sinistra a destra di Lukaku, buona sponda aerea di Marusic che approfitta dell’esitazione in uscita di Leali, Caicedo si incunea tra Heylen e Baudry, i centrali dei belgi, e di testa realizza la sua prima rete in maglia biancazzurra. I ritmi restano bassi, Lukaku cerca l’affondo con maggiore insistenza, al 27′ Murgia stoppa bene palla a centro area ma la sua conclusione da posizione invitante viene bloccata da Leali.




DOMINIO E RISCHIO FINALE – Al 34′ altra azione in bello stile della Lazio: lancio lungo di Patric addomesticato da Caicedo, che di petto fa sponda per Luis Alberto: gran botta dello spagnolo che esce d’un soffio a lato. Al 40′ break di Luis Alberto che ruba palla a centrocampo e scatta centralmente, la sua conclusione è angolata ma Leali riesce ancora ad arrivarci. Al 42′ ancora bella combinazione della Lazio con Luis Alberto che pesca Marusic libero sulla destra, il montenegrino scarica su Parolo che conclude di potenza, trovando però la grande risposta in respinta del portiere italiano della squadra belga. Al 43′ prima vera occasione dal gol per lo Zulte Waregem: Leya Iseka trova spazio sulla sinistra, salta di slancio Patric ma da ottima posizione manca lo specchio della porta.




GLI ALLENATORI CAMBIANO – L’allenatore dello Zulte Waregem, Dury, prova a cambiare dopo un primo tempo in cui, al di là del risultato, la sua squadra ha sbagliato davvero tanto. Fuori Kastanos e De Pauw, dentro Kaya ed Olayinka. Al 4′ Baudry rimedia la prima ammonizione della partita per un pestone a Luis Alberto. All’8′ Inzaghi capisce che i belgi stanno guadagnando campo e che la squadra è troppo statica. Opta dunque per una doppia sostituzione: fuori un Luis Alberto un po’ stanco a dolorante dopo il fallo subito e un Di Gennaro non convincente, dentro due titolari “pesanti”, Immobile e Milinkovic-Savic.




La partita fornisce però pochi sussulti, con la Lazio che non riesce a cambiare passo. Al 21′ ghiotta opportunità per il raddoppio biancazzurro, cross a giro ben calibrato di Milinkovic-Savic, Caicedo irrompe sul secondo palo e, quando il gol sembra fatto, schiaccia però malamente di testa a lato. Al 26′ l’opportunità per Caicedo è ancor più clamorosa: su cross da calcio d’angolo, Radu “spizza” di tacco e trova Caicedo completamente solo al centro dell’area piccola, ma l’ecuadoriano da due passi calcia addosso a Leali. Al 27′ una delle leggi più vecchie del calcio rischia di concretizzarsi, con Leya Iseka pescato in area che lascia di nuovo sul posto Patric e calcia di prima intenzione: stavolta è Strakosha ad esaltarsi e salvare il risultato. Con la partita ancora in bilico, Inzaghi decide di far slittare l’esordio di Nani e si gioca l’ultimo cambio con Lulic al posto di Lukaku. Al 35′ ancora Leya Iseka ha la palla del pareggio, colpo di testa sul quale Strakosha è miracoloso nello scendere e respingere sull’angolino basso.




SEMPRE CIRO – Dury tenta il tutto per tutto, inserendo un’altra punta, Saponjic, al posto di Baudry. Al 43′ i belgi ci provano ancora con una punizione ben calciata da Hamalainen che finisce di poco a lato. Al novantesimo minuto però la Lazio trova il break decisivo: Murgia avanza palla al piede, scarica sulla sinistra per Immobile che piazza un diagonale perfetto alle spalle di Leali. Con qualche sofferenza, ma la Lazio porta a casa altri tre punti importantissimi e resta a punteggio pieno nel girone di Europa League. Sperando di recuperare finalmente qualcuno già a partire dal match di domenica, prima della sosta, contro il Sassuolo.

IL TABELLINO

LAZIO-ZULTE WAREGEM 2-0

Marcatori: 18′ Caicedo (L), 90′ Immobile (L)

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Radu; Marusic, Parolo, Di Gennaro (54′ Immobile), Murgia, Lukaku (79′ Lulic); Luis Alberto (54′ Milinkovic); Caicedo. A disp. Vargic, Crecco, Leiva, Nani. All. Simone Inzaghi

ZULTE WAREGEM (4-3-3): Leali; De Fauw, Baudry (85′ Saponjic), Heylen, Hamalainen; Derijck, De Pauw (46′ Olayinka), Doumbia; Coopman, Leya Iseka, Kastanos (46′ Kaya). A disp. Bostyn, Walsh, De Mets; Jensen. All. Francky Dury

ARBITRO: Harald Lechner (AUS).

Ass: Heidenreich-Kolbitsch. IV: Witschnigg. Add: Harkam-Weinberger.

NOTE. Ammoniti: 50′ Baudry (Z), 84′ Leya Iseka (Z) Recupero: 2′ st.




LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.