La Lazio si riscatta. Dopo la sconfitta patita contro il Napoli, gli uomini di Inzaghi sono tornati alla vittoria espugnando nuovamente il Marcantonio Bentegodi. Dopo aver battuto il Chievo lo scorso 27 agosto per 1-2, nella giornata di ieri i biancazzurri sono riusciti a superare per 0-3 il Verona di Fabio Pecchia.




Gli uomini di Simone Inzaghi hanno legittimato il successo facendo registrare a proprio favore il 57% del possesso palla totale. Attraverso la gestione della sfera, i biancazzurri sono riusciti a scoccare 10 conclusioni, 9 delle quali hanno costituito una concreta occasione da gol. Offensivamente, in particolare, la Prima Squadra della Capitale ha costruito 29 azioni offensive: 13 di queste sono state sviluppate sulla destra, 7 centralmente e 9 dalla sinistra.




Analizzando le posizioni medie registrate dalla compagine biancazzurra nel corso del match, è importante focalizzare l’attenzione sull’ampiezza della squadra di Inzaghi ed alla corsia di destra. Quest’ultima non è stata a caso la catena più prolifica d’iniziative offensive nel corso della sfida, le ricorrenti sovrapposizioni tra Parolo e Marusic, infatti, hanno creato più volte superiorità numerica nei confronti degli scaligeri.




Nella sfida di ieri Luis Felipe ha esordito dal primo minuto in Serie A. Il centrale brasiliano, dopo aver raccolto i primi minuti nel campionato italiano di massima serie in occasione della vittoria casalinga sul Milan e dopo aver debuttato dal primo minuto in Europa League contro il Vitesse, è stato schierato da titolare anche in Serie A. Una prova convincente del classe ’97 che ha messo in mostra grandi doti di lettura in fase difensiva, oltre alle qualità fisico-tecniche che hanno permesso al numero 27 biancazzurro di dare il via all’azione che ha portato al 2-0 della Lazio.

Una prima volta anche per Adam Marusic che, alla sua settima presenza in maglia laziale, è riuscito a siglare la prima rete con l’Aquila sul petto.




Gli uomini di Inzaghi hanno espugnato, quindi, per la seconda volta in stagione il Marcantonio Bentegodi. In Serie A i biancazzurri non erano mai riusciti a vincere finora entrambe le trasferte di Verona. Per la prima volta in campionato, quindi, gli uomini di Inzaghi sono riusciti ad imporsi sia sul campo del Chievo, sia su quello del Verona. Inoltre, la Lazio non aveva mai battuto per 3-0 la formazione gialloblù: le ultime tre reti biancazzurre al Bentegodi contro l’Hellas risalgono, invece, al 5 maggio 2014, giorno in cui la compagine capitolina pareggiò per 3-3 in terra veneta.




Non finisce qui. La vittoria di ieri può esser anche catalogata come la quinta della stagione in trasferta, considerando anche il trionfo nella finale di Supercoppa Italiana, disputata in campo neutro sì, ma formalmente in casa della Juventus. Il successo sui bianconeri, le vittorie ai danni di Chievo, Vitesse, Genoa e Verona, nella storia della Prima Squadra della Capitale, nessuna formazione era mai riuscita a raccogliere cinque successi nelle prime cinque trasferte stagionali.




Al termine della sfida, Ciro Immobile è stato eletto come il Most Valuable Player della sfida. Il numero 17 biancazzurro, oltre ad aver macinato 10,466 chilometri e ad aver recuperato in tre circostanze la sfera, è riuscito a realizzare due reti sfruttando le uniche due occasioni avute nel corso della sfida. Complessivamente, però, il centravanti laziale ha preso parte a cinque azioni d’attacco. Quella realizzata ieri contro il Verona è stata l’ottava doppietta realizzata da Immobile con la maglia della Lazio, quest’ultima realizzata all’ottava avversaria diversa (Udinese, Cagliari, Bologna, Palermo, Sampdoria, Juventus, Genoa, Verona). In totale, nelle prime nove uscite stagionali, Immobile è riuscito a mettere a segno ben 11 reti: solo un calciatore, nella storia della Lazio è riuscito a far meglio del numero 17 di Simone Inzaghi. Si tratta di Fulvio Bernardini che, nelle prime 9 gare di campionato della stagione 1925/26 riuscì a mettere a segno 12 gol. Immobile occupa il secondo gradino in questa particolare classifica insieme a Giuseppe Signori che, nelle prime 9 partite della stagione 1992/93 realizzò appunto 11 reti. Anche l’ex attaccante classe ’68, in queste ultime sfide, si rese protagonista di una tripletta come Immobile; Signori la realizzò al Parma, l’attuale centravanti biancazzurro, invece, al Milan.

(Fonte: sslazio.it)



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