di Fabio BELLI

Le pagelle biancazzurre del trionfo della squadra di Simone Inzaghi a Verona:




Strakosha 7 Non viene quasi mai impegnato, ma la parata sulla punizione di Fossati, che impedisce al Verona di riaprire la partita subito dopo il raddoppio di Immobile, è da Oscar.




Patric 6.5 Gradito ritorno di un giocatore prezioso: si adatta con grande profitto nelle vesti di centrale, facendosi trovare pronto.




Luiz Felipe 7 Prima da titolare in Serie A, prestazione difensiva eccellente e grande progressione che dà il via all’azione del raddoppio di Immobile. Si sta rivelando una alternativa più che valida.




Radu 7 Si conferma leader, unico vero titolare nella difesa a tre gioca una partita di grande sostanza, aiutando i compagni a trovare i giusti riferimenti.




Marusic 8 Finalmente dimostra quanto vale, dopo un avvio di stagione in cui aveva acceso e spento la luce a intermittenza. Strepitoso sulla fascia destra, dove la Lazio domina e da dove arrivano la maggior parte degli attacchi, se la cava stavolta anche in fase di contenimento e, soprattutto, trova anche il primo meritato gol in Serie A.




Parolo 6.5 Rimedia un’ammonizione fiscale ma ingenua, fa confusione su qualche pallone ma nel complesso mette una quantità che aiuta gli altri a ricamare al meglio. Quando c’è, si vede sempre.




Lucas Leiva 7.5 Il suo è un lavoro oscuro ma straordinario, spezza tutte le linee di passaggio degli avversari e regala una solidità alla Lazio che le permette di dominare a centrocampo. Un giocatore di qualità superiore, in tutto e per tutto. (dal 38’st Di Gennaro sv Partecipa serenamente alla festa finale.)




Lulic 7.5 Come Radu, sa prendere per mano la squadra in barba alle assenze. Giocatore sempre di gran livello, i suoi affondi devastano un Verona già di suo sfilacciato tra i vari reparti.




Lukaku 7 Nel primo tempo cerca spesso l’affondo, ma non sempre efficacemente. Nella ripresa terrorizza letteralmente il Verona con le sue ripartenze, con un pizzico di spazio in più sa sempre essere letale. (dal 23’st Murgia 6 Svolge bene il suo compito in un finale di partita tranquillo.)




Luis Alberto 7.5 E’ ormai una realtà di questa Lazio, meriterebbe senz’altro la convocazione della “Roja”. In questa partita gli “ultimi passaggi” decisivi non sono i suoi, ma la sua fantasia fa girare la squadra, esterni compresi. E’ tanto bello a vedersi quanto efficace, dopo un inizio di stagione sempre in campo nel finale può finalmente tirare il fiato. (dal 26’st Caicedo 6 Piace come entra in campo, convinto nel cercare la giocata. Cl Waregem probabilmente toccherà di nuovo a lui.)




Immobile 8.5 Che dire, è l’anima, il terminale offensivo, la guida spirituale di questa Lazio. Sul secondo gol conferma di essere uno degli attaccanti più letali d’Europa, nell’azione del rigore è suo l’assist per Marusic poi travolto da Souprayen, così come l’assist per il Montenegrino sul tris. Santo subito.




L’all. Simone Inzaghi 8 Contiamo: Basta, Bastos, De Vrij, Wallace, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson e Nani. Sono sette undicesimi di una squadra titolare di altissimo livello, spazzati via tutti in un colpo. In più, sul groppone c’è la delusione per la partita che il Napoli ha ribaltato, approfittando dei quattro infortunati laziali nel giro della stessa partita, come un soffio di vento. E lui che fa? Dà fiducia agli uomini giusti, dimostrando come la Lazio sia ben più di una buona squadra nell’undici titolare, ma senza ricambi adeguati. Saggio ripescare alcuni elementi (Patric) così come responsabilizzarne altri (Luiz Felipe). E’ una vittoria importantissima a livello strategico e di morale, oltre che ovviamente di classifica.






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