Igli Tare, Direttore Sportivo biancoceleste, ha presentato, dal Centro Sportivo di Formello, in conferenza stampa Lucas Leiva: “È un onore per me presentare Lucas. All’inizio non credevo potesse mai arrivare, soprattutto per il legame che aveva con il Liverpool.”




“Abbiamo sperato fino all’ultimo, sono molto onesto, che la storia tra Biglia e la Lazio potesse proseguire, ma abbiamo preso la scelta migliore per entrambi, ovvero percorrere strade diverse. Prima di presentare Leiva, volevo ringraziare quindi Lucas Biglia per ciò che ha fatto per la Lazio. È stato un vero professionista ed ha onorato la maglia della Lazio, gli auguro le migliori fortune nella sua carriera. Leiva ha caratteristiche simili a quelle dell’argentino, ma non le stesse. Ha nella sua indole la personalità e la leadership all’interno ed all’esterno del terreno di gioco. Ho constatato nelle ultime settimane, insieme allo staff ed all’allenatore, queste caratteristiche. Abbiamo fatto un grande acquisto e spero possa essere un punto di riferimento per tanti anni in questa Società”.




In seguito, lo stesso Lucas Leiva è intervenuto in conferenza stampa all’attenzione dei giornalisti presenti: “Sono onorato di essere qui, sono stato accolto al meglio da tutti i compagni. Il gruppo mi ha aiutato molto negli allenamenti, spero di fare bene. Steven Gerrard è il miglior calciatore ad aver mai giocato nel Liverpool; dal momento in cui si è ritirato ho provato a fare il mio meglio per colmare la sua assenza, ma è impossibile farlo.




Ho deciso di venire alla Lazio per tanti motivi: in primis per la squadra, è un gruppo che ha fatto molto bene lo scorso anno e che si è qualificata per l’Europa League. Ho avuto grandi informazioni riguardo il Club, dopo 10 anni in Inghilterra volevo fare una nuova esperienza ed intraprendere una nuova sfida. Ho pensato che la Lazio sarebbe potuta essere la scelta più giusta: non vedo l’ora di dare il meglio in biancoceleste come ho fatto al Liverpool, per proseguire al meglio qui la mia carriera




Nelle ultime settimane ho notato la differenza tra il campionato italiano e quello inglese: qui c’è molta più tattica e ci sono tanti giocatori importanti. Sto imparando tanto dai miei compagni e dal mister. Grazie alla mia esperienza posso aiutare la squadra, spero di adattarmi al più presto per far bene in biancoceleste. Quando ero giovane guardavo molto Ronaldo, ma lui segnava tantissime reti; spero di farne un po’ anche io. Ho imparato molto anche da Gilberto Silva, ci ho giocato insieme ed ha una grande intelligenza tattica e grande qualità. Tanti lo sottovalutavano, ma i tecnici ed i compagni di squadra sapevano quanto fosse importante per lo spogliatoio.




Ho sempre voluto giocare in Italia, quando ho avuto l’opportunità di farlo ho pensato che questa squadra potesse essere una nuova sfida da cogliere. Avere antenati italiani mi ha aiutato a prendere questa decisione: mio nonno mi parlava molto dell’Italia. Era il momento giusto per venire qui, per imparare di più del Paese e delle persone.




Mi sento molto bene, ho lavorato duramente in ritiro. Ho giocato diverse gare amichevoli e voglio raggiungere la mia forma fisica migliore continuando a giocare. Domenica ci aspetta una grande gara, è una finale: dobbiamo crederci, la squadra è molto positiva e possiamo provare ad ottenere il primo trofeo della stagione. Tutti gli allenatori sono diversi l’uno dall’altro: Benitez è stato speciale per me poiché mi ha portato al Liverpool e mi ha inserito in rosa quando ero giovanissimo. Tatticamente era molto bravo. Dalglish è stato come un padre per me, mi ha dato continuità e ha parlato molto con me. Klopp è un allenatore molto intenso, un grande tecnico. Inzaghi cerca la perfezione, prova a correggere ogni errore.




Sono stato molto felice di arrivare qui, ma ho salutato il Liverpool dopo 10 anni lasciando tanti amici. La Lazio mi ha accolto molto bene, mi sono inserito sin da subito e mi sento a casa qui: è molto importante per me. Tutte le persone che sono vicine mi stanno aiutando: sento molto calore intorno a me. La Juventus è una delle squadre migliori in Europa, non c’è dubbio: giocheremo contro una grande squadra, ma noi abbiamo questa chance e dobbiamo essere positivi. Portiamo rispetto per la Juventus, ma dovremo fare una gara perfetta per provare a vincere la sfida”. 




Il Direttore Sportivo biancoceleste, Igli Tare, ha introdotto quest’oggi Davide Di Gennaro alla stampa dal Centro Sportivo di Formello: “Iniziamo la presentazione di un nuovo giocatore. Di Gennaro è un ragazzo ed un giocatore che ho seguito con tanta attenzione. In passato è stato richiesto da un allenatore e da quel periodo l’ho sempre tenuto in considerazione. Lo abbiamo voluto portare qui perché può ricoprire diversi ruoli ed è una caratteristica fondamentale alla quale facciamo molta attenzione. Può fare il mediano, la mezz’ala ed il trequartista: siamo felici di averlo tra noi, è un bravissimo ragazzo ed un professionista. Abbiamo bisogno di ragazzi così e spero possa essere un valore aggiunto per questa squadra”.




Successivamente, lo stesso Di Gennaro si è presentato ai cronisti: “Ringrazio il Presidente ed il Direttore per avermi portato qui. La Lazio è una delle squadre più importanti in Italia e per me rappresenta una grande occasione. Sono stato accolto benissimo dai miei compagni. Ho avuto inizialmente difficoltà avendo saltato la prima parte del ritiro, ma tutti sono stati disponibili con me. Abbiamo lavorato benissimo sin dal primo giorno. È stato importante fin da subito capire le dinamiche della piazza e quello che il mister vuole da me.




Ho scelto da subito la Lazo, era un’opportunità troppo importante per me. Non ho voluto ascoltare altre offerte. Mi sono allenato fino fino a quando ho firmato, conscio di arrivare in una grande squadra. È riduttivo pensare ad un solo ruolo: nasco trequartista, ma negli ultimi anni sono maturato fisicamente, caratterialmente e tatticamente come regista basso. La duttilità tattica deve essere un mio punto di forza per aiutare la squadra che è già molto forte.




La Lazio deve sempre puntare alla vittoria, in ogni partita. La mentalità, da quel che ho visto, è quella del nostro allenatore: domenica prossima incontreremo una grandissima squadra che da tanti anni vince in Italia. La Lazio è reduce da una grande stagione e si merita l’opportunità di giocare questa finale: proveremo a vincerla fino all’ultimo minuto.




La Lazio per me rappresenta un punto di arrivo. Sono in una grande squadra ed in un grandissimo contesto: ho lavorato molto per essere qui. Sono partito nelle giovanili come trequartista, ma per affermarmi a determinati livelli ho deciso di arretrare il mio raggio d’azione. Ciò mi ha portato a grandi opportunità, come la Lazio. Il cambio di ruolo mi ha fatto maturare sotto ogni punto di vista. Il Mister ed il Direttore nutrono fiducia in me; è stato importante sapere sin da subito cosa chiede Inzaghi ai suoi ragazzi sotto il punto di vista tecnico e tattico: è uno dei migliori allenatori che io abbia mai avuto perché gestisce i suoi giocatori in maniera molto diretta, come suoi pari. Potrebbe esser stato questo il segreto del successo dello scorso anno. Arrivo in biancoceleste con umiltà mettendomi a disposizione dell’allenatore e dei miei compagni per dare il massimo in ogni circostanza.

So che il derby è una partita speciale, me lo hanno spiegato, e la affronterò nel modo migliore”.

(fonte e foto: sslazio.it)






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