Il Presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto dalla Piazza Santa Giustina di Auronzo di Cadore in occasione dell’evento celebrativo che ha coronato i dieci anni di ritiro biancazzurro nella località cadorina.

“Grazie a tutti voi. Quando sono qui ad Auronzo mi piace dedicarmi alla vostra accoglienza, ma ci sono anche dei doveri tecnici che ci obbligano ad impegnarci per rendere sempre più forte la squadra e per prendere le soluzioni migliori. Ringrazio la città che, come al solito, ci ha ospitati e vorrei ringraziare tutti voi che avete dimostrato l’affetto e l’attaccamento alla squadra. Abbiamo passato tanti momenti diversi, oggi vedo una tifoseria altamente impegnata nel sostenere la squadra con rispetto dei ruoli, con rispetto delle regole e soprattutto con tanta voglia di costituire il dodicesimo uomo in campo. Sono orgoglioso di ciò, lo dico sempre e l’ho detto anche in altri momenti. Mi dispiace per non aver regalato una vittoria in finale di Coppa Italia, ma sicuramente la tifoseria laziale aveva vinto il duello della coreografia, ha dimostrato di essere più forte ed ha vinto 3-0 a tavolino contro la tifoseria della Juventus. È un dato incontrovertibile. Stiamo lavorando per allestire una squadra competitiva se partiranno dei giocatori, ne arriveranno altri più forti perché l’impegno di questa Società è quello di rinforzare la squadra e non di indebolirla.

Abbiamo fatto esperienza del passato e noi vogliamo che chi rimane nella squadra, sia motivato e che combatta per i nostri colori con determinazione. Vogliamo una grande famiglia che sia unita, forte e che abbia la voglia di dimostrare tutto il proprio valore senza abbassare mai la testa di fronte al proprio avversario. Siamo nel Cadore, il nostro motto è: ‘Il Piave mormorò, non passa lo straniero!’. Non ci arrendiamo mai e ciò determina una scelta nella qualità delle persone che abbiano non solo delle caratteristiche tecniche ed agonistiche, ma anche caratteriali e, soprattutto, che debbano cucire sulla loro pelle i colori della nostra maglia e del nostro Club. Questo è l’impegno. Sono onorato e ringrazio ancora la gente di Auronzo che ci accoglie sempre con tanto affetto e con grande entusiasmo mettendo noi nella condizione di poter lavorare e di costituire una spinta ulteriore negli sforzi compiuti dagli atleti quando si allenano, perché non bisogna dimenticare che ci sono anche sforzi fisici. Siamo qui per far capire che esiste un’unione importante tra la città di Auronzo di Cadore e la Lazio.

C’è una storia decennale e mi auguro che anche questo ritiro sia foriero di risultati sportivi che possano dare soddisfazione alla nostra squadra, ai nostri tifosi ed anche alla città di Auronzo come portafortuna per i nostri colori. Qui ci troviamo a casa nostra, questo è importante, anche se alcuni calciatori sono cambiati e cambiano, tutti si sentono a casa. Ciò costituisce un valore aggiunto, dal momento in cui si svolge un ritiro in una zona nella quale di norma non si frequenta. Avere la disponibilità da parte della popolazione di Auronzo, che si sente tutta laziale. L’atteggiamento è quello di estrema collaborazione e di estrema disponibilità, di voglia di dare un contributo per rendere più forte la squadra e la Società”. 

(Fonte: sslazio.it)

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