Eugenio Fascetti, ex allenatore biancoceleste, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Ricordo volentieri quel Lazio-Vicenza. Sono passati 30 anni, non pochi. Fa piacere che sia ricordata questa data. Devo ringraziare e ricordare Giuliano Fiorini, il bomber. È indimenticabile. Non ricordo un’atmosfera simile a quella che respirai allo Stadio Olimpico in occasione di quel 21 giugno. 




Dal Bianco ci parò di tutto quel giorno, potevamo già chiudere il primo tempo con un ampio vantaggio; ma l’estremo difensore vicentino intercettò tantissimi tiri, ancora lo ricordo”.

Ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky, è intervenuto l’ex attaccante biancoceleste Fabio Poli.




“Il 21 giugno del 1987 fu una giornata bellissima, c’erano più di 60 mila persone ad assistere all’ultima giornata di campionato Lazio-Vicenza e lo Stadio Olimpico era pieno. Il giorno prima della gara subii un colpo da Gregucci durante la rifinitura e non riuscii a partire titolare il giorno successivo. Il risultato non si sbloccava, nonostante avessimo imposto il nostro gioco sin dai primi minuti. Solo un grande bomber come Fiorini poteva portarci in vantaggio. Pochi calciatori avrebbero potuto realizzare un gol simile di punta; Giuliano aveva invece grandissime qualità e riuscì a mettere a segno un gol d’autore.




Dal ritiro con Fascetti, nel quale ci chiese cosa volessimo fare della nostra stagione, ci siamo uniti e ci siamo affezionati alla maglia. Avevamo degli obblighi nei confronti dei nostri tifosi e siamo riusciti a portare a termine qualcosa di straordinario e, ancora oggi, riceviamo dei riconoscimenti da parte nostri grandi tifosi. Siamo arrivati alla gara contro il Vicenza al termine di un periodo molto difficile, abbiamo affrontato l’ultima giornata con molta tensione. Eravamo poco sicuri di noi stessi, ma siamo entrati in uno stadio fantastico che ci ha dato una grande forza. Non capita spesso di giocare di fronte ad un pubblico simile in Serie B.

In campo non ci sono mai tremate le gambe, eravamo sfiduciati dopo aver portato a termine diversi tiri sventati da Dal Bianco. Per fortuna la punta del piede destro di Fiorini ci ha risolto tanti problemi. Se Giuliano non avesse segnato, io non avrei realizzato il gol negli spareggi contro il Campobasso. Nel nostro destino c’era questo, il gruppo del -9 rimarrà nel cuore dei tifosi per questo.




Sono molto tranquillo, ma nel tempo ho valorizzato sempre di più quel campionato ed in particolare l’ultima giornata di quest’ultimo. La storia della Lazio è sempre stata caratterizzata da difficoltà dalle quali la squadra è sempre uscita a testa alta. È importante conoscere la storia del Club biancoceleste ed è necessario sapere quanto è difficile centrare risultati importanti. Mi auguro, in tal senso, che Inzaghi possa togliersi tante altre soddisfazioni”. 

Daniele Filisetti, ex difensore biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.




“Le emozioni di quel 21 giugno 1987 le sento tuttora vive dentro di me. Abbiamo realizzato qualcosa di incredibile, tutti insieme. Senza mister Fascetti, però, non saremmo riusciti a ottenere una salvezza simile.

Ricordo l’Olimpico pieno in quel pomeriggio contro il Vicenza, tutti i tifosi erano lì per lo stesso scopo.




Lasciata la Lazio, sia io che Fiorini siamo passati al Venezia. Lì, nella stagione 1987/88, oltre a essere nuovamente compagni di squadra, abbiamo vissuto insieme. Giuliano era un ragazzo spettacolare.

Ancora oggi, quando incontro i tifosi della Lazio, tutti sempre rievocano quella stagione. Eravamo una squadra vera”. 

(fonte: sslazio.it)




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