Alla vigilia della finale di TIM Cup, il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa dallo Stadio Olimpico.




“Sappiamo che ci aspetta una gara importantissima. Ci siamo guadagnati questa finale sul campo, nessuno ci ha regalato niente. Abbiamo fatto ottimi match in Coppa. Abbiamo battuto Genoa, Inter e la Roma nel doppio confronto. Abbiamo voluto fortemente essere qui ed ora ce la giocheremo al meglio.

Gare simili si preparano da sole. Ho chiesto ai miei ragazzi di avere la mente libera e di giocare con la solita umiltà con la quale ci siamo approcciati ad altre partite. Sulla carta la Juventus è favorita, ma domani sarà gara secca e con la giusta interpretazione può succedere qualsiasi cosa.




Dovremo fare la partita perfetta. Abbiamo già incontrato la Juventus: nella gara d’andata di campionato abbiamo fatto una buona prova, senza rischiare nulla e alla prima disattenzione ci segnò Khedira. Nel ritorno meritammo di perdere. Siamo nel nostro stadio e sappiamo che metà di questo sarà laziale. Giochiamo sempre qui e vorremo fare una partita da Lazio, solo in questo modo, possiamo giocarci la partita di domani.

La Juventus è forte a prescindere dal risultato che ha ottenuto domenica scorsa. Ho sempre preferito giocare il 17 perché ha significato l’accesso di una squadra italiana nella finale di Champions, siamo orgogliosi da italiani di questo. Secondo me siamo in buon momento di forma e la squadra ha consapevolezza dei propri mezzi, domani è il momento migliore per disputare una gara simile.




Sono molto orgoglioso di allenare questa squadra e questi ragazzi. Dopo le sette gare che ho disputato lo scorso anno, sapevo alcuni ragazzi mi avrebbero dato molto, sapevo che mi avrebbero seguito e ne ho avuto la testimonianza sin dall’inizio di questa stagione. Siamo cresciuti pur incontrando qualche difficoltà, come la sconfitta con il Chievo. Quel giorno dissi di essere tranquillo e sapevo che saremmo cresciuti, ed ora infatti siamo in un ottimo momento.

Al di là dei moduli, abbiamo dimostrato di poter giocare allo stesso modo sia con la difesa a tre che con la difesa a quattro: la mia squadra è matura e può interpretare al meglio i due sistemi di gioco. Non abbiamo indicazioni precise, ma sappiamo che andremo ad affrontare una grandissima squadra con grandissimi campioni che è avanti a tutti in italia. Stanno meritando sul campo tutti i successi e meritano i nostri complimenti. Glieli abbiamo fatti questa mattina, ma in una gara secca il calcio è strano.




Abbiamo riportato i tifosi allo stadio. Nella mia prima gara sulla panchina biancoceleste c’erano 4mila tifosi all’Olimpico. In quella contro la Sampdoria, invece, il colpo d’occhio mi ha ricordato gli anni della mia Lazio; i giocatori sono stati colpiti da una piazza così calda che si è stretta intorno alla squadra. Nelle ultime due gare casalinghe, non a caso, abbiamo realizzato 13 gol. Mio fratello ha giocato nella Juventus e nel Milan e parliamo spesso di calcio. Domani verrà allo stadio per fare il tifo per me.

La Juventus e la Lazio sanno difendersi molto bene. Noi dovremo cercare di essere veloci perché i bianconeri sono difficilmente scardinabili, i bianconeri però non troveranno spazio perché saremo intensi mettendo in campo tanta corsa, tanta aggressività e tanta determinazione. Senza queste caratteristiche, gare simili non si possono vincere.




All’esordio, di solito, la Coppa Italia mi porta bene. L’ho vinta sul campo il primo anno alla Lazio da calciatore; anche nel mio primo anno alla guida della Primavera sono riuscito a vincerla. Questo è il primo anno da allenatore e spero che questo possa essere di buon auspicio per domani”. 

Il capitano della Lazio Lucas Biglia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro la Juventus.

“La stagione non era iniziata nel migliore dei modi ma mister Inzaghi è riuscito a sistemare tutto con umiltà e lavoro. Abbiamo raggiunto una finale di TIM Cup che questa estate era impensabile. Quanto fatto fino ad ora però non conta, sarà importante solo ciò che faremo domani. Siamo reduci da un bel momento, anche se la sconfitta di sabato scorso in casa della Fiorentina ci ha fatto male perché volevamo chiudere la questione quarto posto.




Ho perso le ultime quattro finali che ho disputato, il pensiero non è positivo perché ho ricordi brutti. Il calcio, però, presenta sempre nuove opportunità. Ho tanta voglia. Sarà la prima finale che giocherò poiché nel 2015 ero infortunato.

Arriviamo a questa sfida con un po’ di nervosismo, anche perché affronteremo una squadra che sta lottando su tutti i fronti. Non sarà facile, dobbiamo credere in noi, abbiamo lavorato bene in settimana. Siamo arrabbiati e ci proveremo. Abbiamo tanta voglia di conquistare questo trofeo.

Rispetto alle precedenti sfide contro la Juventus, domani dobbiamo cambiare l’approccio: allo Stadium abbiamo fatto una brutta figura. Dobbiamo ricordarci, invece, la partita dell’Olimpico, provare ad avere fiducia; è passato tanto tempo da quelle partite e noi siamo cresciuti. Conta come ci sveglieremo domani.




Ci vuole cuore, intelligenza e determinazione, stiamo lavorando bene, siamo sereni e tranquilli del bel percorso che abbiamo compiuto. Domani sarà una gara secca, dobbiamo dare tutto quello che abbiamo.

La Juventus è una squadra alla quale guardare per migliorarsi. Hanno tanti campioni in rosa, gente che ha vinto. Noi stiamo lavorando sui punti forti e quelli deboli, ci vuole fiducia ma soprattutto dobbiamo crederci. Non siamo favoriti ma dobbiamo crederci.

Non ho mai battuto la Juventus, speriamo di farlo domani, sarebbe un bel momento.




L’approccio è importante, i primi minuti serviranno per dimostrare che ci siamo. Sarà importante avere una squadra corta che concede pochi spazi: questa sarà la chiave della partita.

Ho tanta rabbia perché non ho potuto giocare la finale due anni fa a causa dell’infortunio. A volte il calcio ti dà la rivincita e quest’anno mi ha dato l’opportunità di partecipare alla finale. Spero che questa sia quella giusta.




Quando vinci aumenta la fame di vittoria, domani sarebbe un bel inizio”.

(fonte: sslazio.it)



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