Un lungo filo biancoceleste, spesso sottile fino al punto da potersi spezzare in continuazione, costantemente ingarbugliato oltre ogni dire, che parte dalla Roma dei primi del ‘900, solca più volte l’oceano, attraversa due continenti e due Guerre Mondiali per atterrare infine su di un piccolo spazio di terra di Montreal, spoglio e nemmeno adornato di degna lapide in ricordo. Questo potrebbe sintetizzare la nostra ricerca su Giacomo Bigiarelli.




O la si potrebbe sintetizzare con qualche numero che riassume questi ultimi anni: con le oltre 1100 ore di ricerca in archivi on-line o fisici, gli oltre 4500 documenti visionati ed i 2505 documenti catalogati perchè chiaramente o potenzialmente utili alla ricerca (magari solo per poter incrociare una data, un nome, una qualsiasi informazione) di quello che nelle tante nottate condivise tra di noi on-line in infinite chat, è ormai diventato, non ce ne voglia, “Giacomone”. L’inafferrabile, il trasformista, il litigioso, l’ostinatamente “americano”.




O semplicemente la si può racchiudere in 5 passaggi fondamentali che proponiamo nei documenti che pubblichiamo.

1 – I genitori: Giacomo Bigiarelli (come del resto il fratello Luigi) era figlio di Mariano Bigiarelli e Rosa Manni, come risulta dall’estratto di nascita da noi pubblicato qualche anno fa

2 – la “genesi” del cognome De Cupis: Italo De Cupis era il cognato di Giacomo, marito della sorella Pia, come si evince dalla Gazzetta Ufficiale del 13 ottobre 1911, anch’essa da noi pubblicata in passato

3 – il link “Bigiarelli-De Cupis”: nel documento di frontiera tra il Canada e gli USA del maggio 1918, il Nostro declina le proprie generalità come “Bigiarelli De Cupis Giacomo” e dichiara di risiedere a Montreal, in Union Avenue n. 473




4 – la conferma dell’indirizzo: negli elenchi di Montreal del 1918, J. De Cupis risulta residente proprio in Union Avenue n. 473 (ma Jacques o James? essendo Montreal francofona ipotizzammo Jacques)

5 – di nuovo i genitori: nel certificato di morte di Jacques De Cupis del 12 febbraio 1962, che mostriamo per la prima volta, è riportato come fosse figlio di Mariano “De Cupis” e Rosa Manni (avendo evidentemente, per coerenza, comunicato nei suoi trascorsi canadesi, che quello fosse il cognome paterno).

Ergo, si: Jacques De Cupis è proprio Giacomo Bigiarelli, è proprio “Giacomone”.




La ricerca non finisce qui, la stiamo ampliando ai testimoni presenti al momento della sepoltura, ai soci in affari ed a quanti, sin qui individuati, siano entrati in contatto con nostro “Giacomone”; non disperiamo quindi di trovare ulteriori rivoli di storia da seguire. Si vedrà.

E procederemo come nostro solito, riportando unicamente dati certi e riscontrabili; aperti, verso chi abbia reale interesse costruttivo e disinteressato in nome e nel rispetto della STORIA della LAZIO, a qualsiasi confronto, perché la nostra STORIA ed i Laziali tutti meritano rigore, serietà e precisione.

(fonte: Centro Studi 9 Gennaio 1900)






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