di Daniela BONFA’

Il direttore responsabile di Laziostory.it, Fabio Belli, è intervenuto sul canale 669 del digitale terrestre in chiaro, Cittaceleste TV, per parlare del momento attraversato dalla Lazio in questo finale di stagione.




Tre fotografie significative dell’annata della Lazio? La prima Inzaghi fermo in mezzo al campo ad Auronzo a parlare con Keita, per convincerlo di essere ancora importante per questo gruppo. Il simbolo di come il mister abbia saputo ricostruire lo spogliatoio. Quindi la vittoria nel derby d’andata di Coppa Italia, la svolta della squadra e la fine del tabù derby, fondamentale anche a livello psicologico. E poi domenica, coi ragazzi che si cedono a vicenda la possibilità di calciare i due rigori: segno di come nella squadra sia tornato in vigore il tutti per uno, uno per tutti.




Gian Luca Mignogna sul Nuovo Corriere Laziale e su Laziostory.it ha spiegato magistralmente il caso derby-S.P.Q.R.: i simboli istituzionali non possono essere utilizzati senza autorizzazione né essere equiparati a quelli commerciali. Come al solito si è agito con superficialità e quel pizzico di prepotenza che contraddistingue l’altra sponda del Tevere, stupisce l’impreparazione sul caso della sindaca Raggi.




A Firenze è giusto che abbia spazio chi ha giocato meno: la finale di Coppa Italia è un obiettivo difficilissimo e troppo importante, servirà più del 100% in campo, mentre in campionato l’obiettivo è acquisito e in ogni caso ci saranno altri due match per confermare il quarto posto. Serve il contributo di chi spesso è in panchina, sicuramente sono da preservare De Vrij, Biglia ed Immobile.




Un ricordo per i 60 anni del presidente Lotito? Nel 2013, dopo la vittoria dello Scudetto Primavera, si soffermò a Gubbio a parlare con i giornalisti e i presenti in sala stampa. Erano passati pochi giorni dal 26 maggio e lui era euforico per i risultati ottenuti e disse che i ragazzi di quella serata sarebbero stati i protagonisti del futuro. C’erano Keita, Cataldi, Strakosha, Lombardi e molti altri, fu buon profeta. Ma disse anche che nella stagione successiva sarebbero arrivati giocatori importanti per il definitivo salto di qualità: questa promessa fu disattesa. Speriamo che l’anno prossimo la storia cambi davvero e la Lazio possa centrare due grandi stagioni consecutivamente.









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