di Fabio BELLI

Il direttore editoriale di Laziostory.it e promotore della rivendicazione dello Scudetto 1915 in ex aequo a Lazio e Genoa, l’avv. Gian Luca Mignogna, è intervenuto sui 98.100 di Radio Sei a “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” per fare il punto della situazione, anche alla luce del commissariamento della Lega di Serie A e di alcune voci che nella giornata di giovedì hanno fatto serpeggiare dubbi sulla possibile assegnazione.




E’ chiaro che tutti quanti noi, così come tutti gli sportivi italiani, avremmo auspicato che la Lega di Serie A fosse arrivata a nominare autonomamente la propria Governance, contemperando l’interesse dei grandi club ad avere maggiori introiti con quello di migliorare la competitività delle società più piccole. Apprendiamo invece che oggi è stato ufficialmente annunciato il commissariamento della massima divisione calcistica, ma a voler guardare il bicchiere mezzo pieno, seppur attraverso tale strumento, ora la Serie A sarà comunque rappresentata nel Consiglio Federale. Nei prossimi giorni vedremo cosa accadrà con la Lega di Serie B. Quando anche quella carica non sarà più vacante, il Consiglio Federale sarà completo nella sua composizione ed avrà finalmente pieni poteri per affrontare la decisione sullo Scudetto 1915.




Nella giornata di ieri nella Roma biancazzurra si è diffusa una preoccupazione infondata riguardo alcune notizie comparse online, secondo le quali la FIGC sarebbe poco propensa a decidere sulla questione per non creare precedenti. Mi sembra doveroso smentirle, tranquillizzare e invitare a non cedere agli allarmismi: il campionato 1914/15 rappresenta un caso unico, una fattispecie a sé ed è imparagonabile ad altri poiché è stato l’unico ad essere stato interrotto per eventi bellici ed assegnato a tavolino. Tutti gli altri possibili contenziosi sono di carattere sportivo, lo Scudetto 1915 rappresenta invece un unicum nella storia del calcio italiano e come tale andrà trattato e valutato.




“Gli organi di giustizia valutano ogni riesame da affrontare, a prescindere dal numero dei contenziosi. Non c’è un giudice che direbbe, di fronte a cento casi, questo non lo affrontiamo perché altrimenti dovremmo valutare anche gli altri novantanove. Mi sento dunque di smentire le voci di ieri, considerando che solo oggi il Consiglio Federale inizierà a prendere la sua forma definitiva, e come detto manca ancora il rappresentante della Lega di Serie B.




Il Corriere della Sera ha portato alla luce un nuovo precedente, quello brasiliano. Il campionato del 1984 in Brasile vide anch’esso una scissione in due tronconi. In uno confluirono i grandi club e lo vinse il Flamengo e nell’altro, che era quello formalmente riconosciuto, ci fu il successo del Recife che non seguì gli scissionisti. E’ notizia dell’altroieri che il Tribunale Federale Brasiliano ha deciso che quel titolo andava revocato al Flamengo ed assegnato esclusivamente al Recife, l’ex squadra di Hernanes, assumendo dunque con grande coraggio una decisione storica e consegnando lo Scudetto ad una società magari secondaria, ma che aveva maturato pieno diritto per quel titolo. il Codice Sportivo del Brasile è ovviamente altra cosa, ma è un precedente che presenta alcune analogie e per ovvi motivi è incoraggiante anche per la Lazio.




“La mia speranza è che si riesca presto a completare la composizione del Consiglio Federale, così finalmente si potrà entrare nel vivo della faccenda. Tempo fa ho presentato un’istanza per essere audito in FIGC, mi auguro che al più presto si possa arrivare ad affrontare concretamente la questione che, carte alla mano, ha tutto per essere valutata con serenità, senza farsi influenzare da fattori esterni o da possibili procedimenti che nulla centrano, vista l’unicità assoluta di questo caso.






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