di Alessandro DE CAROLIS 

Simone Inzaghi ha festeggiato il suo 41° compleanno nel migliore dei modi, con l’accesso alla finale di Coppa Italia ed avendo eliminato ancora una volta la Roma nella competizione nazionale. Un’impresa memorabile compiuta nell’arco 180’ magistrali, ottenuta soprattutto grazie alle scelte ed al gioco del tecnico laziale, che dopo appena un anno di Serie A ha avuto la meglio su un veterano come Spalletti. Quella di oggi è stata una conferenza stampa delicata, visto l’imminente confronto contro il Napoli all’Olimpico di domani sera, che, detto sottovoce, profuma molto di Champions League. Mister Inzaghi ha perduto Marchetti fino alla fine della stagione e De Vrji sarà sicuramente “out contro i partenopei. Per Capitan Biglia più no che sì, sarà decisivo il “provino” atletico a cui si sottoporrà oggi pomeriggio.

Un pensiero sull’impresa di martedì, una finale ottenuta nel migliore dei modi: “Ho qualche giocatore affaticato e dovremo lavorare al meglio recuperando un po’ di energie. In base alle esigenze della squadra ed ai recuperi sceglierò gli uomini di domani. La gara è molto importante, la classifica è corta e dovremo essere bravi. Mancano 8 partite al termine del campionato e dovremo affrontarle nel migliore dei modi. Domani troveremo una squadra ferita che è uscita dalle semifinali di Coppa Italia disputando due ottime gare contro la Juventus “.

Un mese di grande sforzo fisico e mentale: “Abbiamo dimostrato che siamo una squadra che può variare in base alle necessità ed agli uomini che si hanno a disposizione. I miei hanno dimostrato di saper interpretare bene ogni gara. Domani voglio una squadra matura e consapevole di affrontare una grande formazione, allenata da Sarri che è stato miglior tecnico dello scorso anno. Sarà una sfida piena di insidie, ma la prepareremo al meglio. Vogliamo continuare su questa scia. Sono trascorse 30 partite, ma mancano ancora due mesi per noi importantissimi. Il nostro calendario è complesso, ma affronteremo una gara alla volta al meglio”.

Uno sguardo al modulo e agli interpreti giusti per affrontare i partenopei: “De Vrij e Marchetti sono gli unici che domani sicuramente non ci saranno. Biglia, Immobile e Lulic sono affaticati. Lombardi ha un problema alla schiena, ma spero di recuperarli per la panchina. Li valuterò al termine dei due allenamenti che ci aspettano. Abbiamo fatto qualcosa di importante nel derby ed era giusto festeggiare con la nostra gente il passaggio del turno. I nostri tifosi sono stati il dodicesimo uomo in campo. Eravamo in trasferta, ma ci sentivamo a casa. La corsa con Immobile? Sapevo che con il secondo gol la gara sarebbe finita, lo ho accompagnato con tutto me stesso, pensando che se avesse messo in porta quel pallone noi saremmo andati in finale. Così è stato”.

Un approccio mentale perfetto per fronteggiare un avversario come il Napoli: “Abbiamo bisogno di una prova di maturità, il Napoli ci darà del filo da torcere. Al San Paolo abbiamo messo in campo una buona gara, ma domani dovremo fare nuovamente la nostra partita con grande maturità. Dobbiamo mantenere l’umiltà e l’aggressività mostrata contro la Roma. Dopo il 2-1, contro i giallorossi abbiamo gestito la partita: abbiamo preso due gol a gara chiusa, ed è l’unico neo della semifinale. In quei venti minuti non dovevamo aspettarli, perché questo non si addice alle nostre caratteristiche. Era giusto festeggiare, abbiamo dato grande gioia alla nostra gente e sappiamo che abbiamo conquistato due finali. Ho visto i ragazzi contenti, ma con la faccia giusta, ho già toccato le corde dei miei giocatori perché la gara di domani è molto importante per noi”.

Qualche considerazione tecnico-tattica sui partenopei ben stimati da Inzaghi: “Il Napoli è la squadra italiana con più possesso palla, ha grandissimi giocatori di quantità e qualità. Noi cercheremo di fare la nostra partita senza farci trovare impreparati. La cosa più importante è preparare la gara come sempre recuperando le energie spese in Coppa Italia. Bastos e Lukaku sono due giocatori molto importanti, che erano stati penalizzati da due brutti infortuni. Il primo ha avuto uno strappo di secondo grado, che lo ha tenuto fuori diverso tempo, il secondo ha avuto un problema alla caviglia. Li abbiamo recuperati al meglio e sono due risorse importantissime che utilizzerò nel migliore dei modi.”.

La sconfitta con il Chievo è stata la svolta della stagione: “Quando abbiamo perso contro il Chievo dissi di essere amareggiato, ma anche fiducioso riguardo la crescita dei miei ragazzi. Sapevo ci saremmo potuti togliere delle soddisfazioni. Abbiamo fatto 30 gare di campionato e le quattro di Coppa Italia ad altissimo livello. Mancano le ultime nove della stagione e dovremo farci trovare pronti.”.

Un pensiero sul tridente leggero dei partenopei e sul pericolo numero, Mertens: “Mertens è un vero numero 9, ha fatto più di 20 gol. Ha delle caratteristiche diverse rispetto a Milik e Pavoletti. Ci stiamo preparando sul tridente Insigne, Callejon e Mertens”.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.