di Alessandro DE CAROLIS

Conferenza stampa incandescente quella di mister Inzaghi alla vigilia di un derby che vale oro. Dopo la vittoria importantissima in campionato col Sassuolo tutti i riflettori sono puntati a domani sera. Una partita che la Lazio affronterà con un leggero vantaggio ma cosciente dei pericoli e concentrata fino al triplice fischio finale. “Pronti a tutto con umiltà e determinazione” sono le parole chiave di Inzaghi.




Si gioca domani 4 Aprile invece del 5, giorno del compleanno di mister InzaghiLa partita doveva esser giocata il 5, giorno del mio compleanno; spero che i ragazzi mi facciano un regalo di compleanno importante. E’ finito un primo tempo, siamo in vantaggio, ma non faremo calcoli sul risultato. Giocheremo la nostra partita come all’andata. Quello che mi preme di più è recuperare energie. Sabato abbiamo svolto una gara dispendiosa e abbiamo incontrato un Sassuolo che ci ha dato filo da torcere. Dovremo preparare bene la partita di domani recuperando le energie”.




Vietato farsi calcoli o false speranze: “In queste partite non ci sono percentuali da fare. All’andata non eravamo i favoriti, ma ora le nostre possibilità di passare sono aumentate. Dobbiamo giocare una partita al di sopra delle righe come all’andata. Abbiamo rispetto per la Roma, ma sappiamo che dovremo fare una gara umile, di sacrificio; questi match bisogna disputarli così, ma siamo consapevoli delle nostre forze. Se siamo arrivati fin qui evidentemente ce lo siamo meritati. Serve grandissima determinazione per arrivare in finale”.




Il sapore di un derby così con un’assenza pensante come quella di Marco Parolo: “E’ la partita delle partite, dovremo avere testa, cuore, umiltà e determinazione. L’assenza di Parolo sarà importante, ma sono fiducioso perché è capitato spesso di avere giocatori importanti indisponibili. Il gruppo, però, si è sempre fatto trovare pronto e disponibile, sono molto tranquillo e sereno in questo senso. Sono tifoso della Lazio e sono qui dal 1999, è speciale per me allenare questa squadra. Ho voluto fare questo fortemente e sto sfruttando al meglio questa opportunità; ho trovato complicità con lo staff, con la Società e con i giocatori che mi hanno dato sempre grande disponibilità. Gli ultimi due mesi saranno determinanti”.




Bisogna caricare l’ambiente senza prestare ascolto alle voci dell’altro coro: “Ciò che accade dall’altra parte non mi interessa. Abbiamo rispetto per la Roma e per il loro allenatore, per questo dovremo affrontare la gara con umiltà e determinazione. Bastos sta bene come il resto della squadra. Cercheremo di portare tutti ad un buon recupero nell’allenamento di oggi. Ieri il gruppo si è allenato bene ed è il fattore che mi tranquillizza di più. Ogni gara è a parte; valuteremo al meglio, a prescindere da come giocherà la Roma, cambiando tatticamente qualcosa. La determinazione e l’approccio dei miei giocatori saranno fondamentali”.




Addio barriere, torna il pubblico. Uno sguardo a un Olimpico che riabbraccia le due curve: “Sono contento che domani lo stadio sarà pieno. La Roma avrà più gente dalla sua parte, ma quei 15 mila biancocelesti non faranno pesare la differenza numerica tra le due tifoserie. Conosco i nostri sostenitori, ho giocato diversi derby e quando la nostra gente, conoscendo il valore di queste partite, non farà sentire inferiorità numerica sugli spalti. Saranno al nostro fianco e ci spingeranno fino alla fine per centrare una finale che rappresenterebbe un grande traguardo”.




Serve la capacità di portare a casa i tre punti nonostante tutto come fatto col Sassuolo: “Le partite si possono preparare, ma può sempre accadere qualcosa. Anche a Sassuolo la squadra ha preso un gol evitabile e, in quel momento, non sembrava che i neroverdi potessero farci male. Abbiamo reagito bene vincendo una gara importante. Noi siamo pronti a tutto. Per noi domani fare un gol sarebbe molto importante, ma al di là di questo dovremo essere intensi mettendo più del 120% in campo. A volte un gol può anche non bastare, la gara tra Barcellona e Paris Saint Germain ce lo dimostra”.




Uno sguardo alla formazione tra possibili moduli e possibili ballottaggi: “Ho ancora diversi dubbi. Dovremo valutare il recupero dei giocatori. Domenica se non avessimo avuto Keita, Lombardi e Lukaku non saremmo riusciti a vincere una gara così importante. E’ più determinante un calciatore che entra a mezz’ora dal termine che un giocatore che si trascina dall’inizio della sfida. Dovremo essere uniti e compatti, poi io cercherò di fare le mie scelte considerando i giocatori che possono darmi qualcosa in più”.




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