di Fabio BELLI

E’ sempre più la Lazio di Inzaghi: sicuramente nel bene, con primi tempi frizzanti e al limite della perfezione, e anche nel male, quando errori di gioventù e stanchezza si sommano e fanno soffrire forse più del dovuto. Quella contro la Fiorentina è una vittoria dai tanti volti e dalle tante emozioni: andiamo a riviverla.




FORMAZIONI – Simone Inzaghi torna alla difesa a tre, e soprattutto torna Bastos in campo a tre mesi dall’ultima apparizione contro il Milan. A centrocampo, out Parolo per squalifica, c’è Cataldi dal primo minuto al fianco di Biglia e Milinkovic-Savic. Problemi a centrocampo per Paulo Sousa con Badelj squalificato e Borja Valero costretto al forfait. Al suo posto c’è Sanchez al fianco di Vecino, Tello, Bernardeschi e Ilicic giocano di supporto a Kalinic in avanti.

SUPER LAZIO, KEITA MICIDIALE – La Lazio parte col giusto atteggiamento propositivo, con un paio di accelerate di Keita e Felipe Anderson che mandano subito in affanno la difesa viola. La prima grande occasione per i biancazzurri arriva al 9′, con Bastos che svetta più alto di tutti su cross da calcio d’angolo, trovando però il grande riflesso di Tatarusanu a negargli il gol. E’ la Lazio dunque ad aggredire la Fiorentina, che dalle parti di Marchetti si fa vedere per la prima volta al 13′, con una conclusione dalla distanza agevolmente controllata dal portiere di Bassano del Grappa. La pressione della Lazio però sale col passare dei minuti e la Lazio va in gol al 23′ con un’azione da manuale: discesa sulla destra di Felipe Anderson, perfetto appoggio dell’accorrente Milinkovic-Savic per Keita che realizza sul secondo palo con freddezza chirurgica.




MILIKNOVIC-SAVIC PROCURA, BIGLIA ASSICURA – Il gol finisce però con l’anestetizzare un po’ la Lazio, che abbassa il baricentro forse per provare a colpire sorniona il contropiede. La Fiorentina recupera però il controllo del centrocampo e trova spazi soprattutto sulla sinistra, con le discese di Maxi Olivera. Arriva così al 41′ la più nitida occasione per i viola con cross dell’uruguaiano e colpo di testa da ottima posizione di Bernardeschi: la traiettoria è però centrale e può essere neutralizzata da Marchetti. L’arbitro Irrati concede tre minuti di recupero, quasi al termine Tello sbaglia un passaggio in orizzontale per Sanchez, si inserisce Milinkovic-Savic che si incunea in area scappando via a Tomovic, costretto ad atterrare il centrocampista laziale quando si trova a tu per tu con Tatarusanu. Rigore netto, dal dischetto si presenta Biglia che sigla il raddoppio proprio a fil di sirena.




MARCHETTI RITORNA SUPERFEDE – Il secondo tempo inizia col botto. Paulo Sousa inserisce Cristoforo per Tomovic, che già ammonito era stato graziato da Irrati in occasione del precedente fallo da rigore. Su un errato disimpegno di Felipe Anderson, proprio il neo-entrato viene atterrato da Biglia appena dentro l’area del rigore. Stavolta sono i viola ad avere la chance dagli undici metri, si presenta dal dischetto Ilicic che angola sulla destra, ma trova la strepitosa risposta di Federico Marchetti, autore di un intervento davvero straordinario che lascia la Lazio avanti di due gol.




IL GOL DELL’EX – Si tratta però di un campanello d’allarme, con la Lazio che comincia a soffrire la incursioni viola. In contropiede gli spazi in teoria non mancano, ma sull’asse Immobile-Keita manca sempre l’ultimo passaggio per trovare il tris. Inevitabilmente, la Fiorentina punisce al 19′ quando Ilicic trova una voragine sulla destra, sfruttata da Tello che mette un pallone velenoso in area che supera Marchetti ma viene maldestramente intercettato da Biglia. Per Zarate, subentrato nel frattempo ad Ilicic, è un gioco da ragazzi siglare il più classico dei gol dell’ex.

BOTTE E RISPOSTE – Partita riaperta, Inzaghi prova a regalare maggiore consistenza ad un attacco che non riesce più a ripartire con Kishna al posto di uno stanco Keita. La Fiorentina continua a crederci e al 25′ Bernardeschi prova a pescare il jolly dalla distanza, senza fortuna. Inzaghi rinforza la difesa con Wallace per Felipe Anderson, al 33′ nel frattempo con un inserimento sul versante sinistro dell’area di Kishna la Lazio torna finalmente a scaldare i guantoni di Tatarusanu. Sono scaramucce che mantengono alta la tensione, con la Lazio che sembra soffrire abbastanza dal punto di vista fisico.




RADU, GOL LIBERAZIONE – Brivido quando Sanchez, su cross da calcio d’angolo, devia in rete: dopo un attimo di incertezza, Irrati sanziona il netto fallo di mano del giocatore viola. Inzaghi inserisce Murgia per Cataldi come ultimo cambio, la Lazio finalmente trova il break giusto a centrocampo e Immobile si invola a rete, servendo a Radu un comodo pallone che il romeno al 45′ deposita in diagonale alle spalle di Tatarusanu. Gol liberazione e Lazio che può godersi il terzo posto a braccetto con il Napoli. Dopo quello di Genova, un’altro difficilissimo esame superato per una squadra non sempre perfetta, ma che ha cuore, carattere e qualità per puntare davvero in alto.




IL TABELLINO

LAZIO-FIORENTINA 3-1

Marcatori: 23′ Keita (L), 49′ rig. Biglia (L), 65′ Zarate (F), 90′ Radu (L)

LAZIO (3-5-2): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (77′ Wallace), Cataldi (84′ Murgia), Biglia, Milinkovic, Lulic; Immobile, Keita (68′ Kishna). A disp. Strakosha, Vargic, Patric, Basta, Hoedt, Lukaku, Lombardi, Luis Alberto, Rossi. All. Simone Inzaghi

FIORENTINA (4-2-3-1): Tatarusanu; Tomovic (46′ Cristoforo), De Maio, Astori, Olivera; C. Sanchez, Vecino; Tello (80′ Chiesa), Ilicic (59′ Zarate), Bernardeschi; Kalinic. A disp. Dragowski, Lezzerini, Diks, Milic, Maistro, Babacar, Perez. All. Paulo Sousa

Arbitro: Irrati (sez. Pistoia).

Ass: Preti-Tegoni. IV: Longo. Add: Mazzoleni-Maresca.

NOTE. Ammoniti: 26′ Tomovic (F), 49′ Olivera (F), 57′ Bastos (L), 75′ Bernardeschi (F), 77′ Astori (F), 83′ Sanchez (F) Recupero: 3’pt; 4′ st

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