Presidente della Polisportiva e figura tra le più autorevoli in assoluto nel mondo legato alla Lazio, in esclusiva per Laziostory, Antonio Buccioni ha parlato delle prossime iniziative che coinvolgeranno il mondo biancazzurro nelle prossime settimane. E non mancano le sorprese, considerato il profondo lavoro di ricerca storica che nell’ultimo anno ha visto la Lazio riappropriarsi di consapevolezze che sembravano perdute nelle pieghe del tempo.

Una prima considerazione sull’iniziativa che il 4 Novembre prossimo potrebbe portare a una grande commemorazione dei caduti della Lazio del 1915, che si sacrificarono per la Patria nella Grande Guerra e per i quali si sta provando a veder riconosciuto un diritto negato da cent’anni, lo Scudetto:Che la Lazio si ricordi di custodire un patrimonio di vite offerte alla Patria così importante è un qualcosa di straordinariamente positivo, una splendida iniziativa senza mezzi termini, che per come vedo io le cose andava instaurata in tempi precedenti, ma come si dice meglio tardi che mai. Personalmente per questo tipo di iniziative, vista la solennità dei temi trattati, sono molto incline alla sobrietà, un raccoglimento che dovrebbe coinvolgere i caduti della Lazio con grande eleganza, tenendo bene presente il valore simbolico della cosa e rispettando la sacralità della data del 4 novembre, che privilegerei anche nella scelta delle date di festa essendo un momento fortissimo di unità Nazionale. Questa commemorazione poi può incastonarsi nel filone delle iniziative per la rivendicazione dello Scudetto 1915 per il quale attendiamo novità, confortati dal pronunciamento della Commissione dei Saggi che ha sentenziato in maniera ineccepibile ed inequivocabile a favore dell’assegnazione del titolo ex aequo tra Lazio e Genoa.

Una notizia trapelata in questi giorni vedrebbe la Polisportiva pronta a rivendicare ben 5 titoli della Pallanuoto mai riconosciuti al sodalizio biancazzurro. Lo può confermare? “Sì, è un’iniziativa che parte dalla ricerca e dal lavoro di quello che può essere considerato il più grande storico del nuoto italiano, che peraltro non era neanche laziale, ovvero Aronne Anghileri. Il quale spiega nella sostanza come la Lazio dal 1906 al 1910 sia stata leader del movimento della pallanuoto italiana, portando questo sport ai massimi livelli nel paese. Probabilmente ci fu un arbitro da parte della Federazione di cominciare l’albo d’oro della pallanuoto italiano dal 1911, quando la Lazio per la prima volta nei tornei nazionali, con la fortuna che ne contraddistingue la storia, arriva per la prima volta seconda dopo essersi classificata sempre prima nei precedenti tornei embrionali. C’è poi un discorso differente relativo al campionato del 1945, un torneo vinto sul campo sul quale pendeva un discorso della Rari Nantes Napoli in ordine alla calendarizzazione del torneo che portò la Federazione a non assegnare il titolo. Per entrambe le vicende ci sono testimonianze e documenti anche cartacei che ci fanno pensare che si possano sicuramente riportare le cose alla giustizia dei fatti.

Una considerazione sull’attività della Polisportiva, che rappresenta sempre una risorsa importantissima dell’essenza stessa della Lazio:Il dato saliente al momento è che in un contesto storico di enorme difficoltà economica il trend della Polisportiva Lazio è ascensionale, sia per attività che nascono sia per numero di praticanti che cresce sia per la considerazione complessiva sulla quale il movimento può contare. Il numero di 10.000 tesserati che praticano sport attraverso la Lazio non è buttato lì a caso ma constatabile tra cartellini e carte d’identità, un movimento enorme che incute a sua volta enorme rispetto. Chiaramente il cuore dei tifosi della Lazio batte per la sezione calcio, ma una vittoria di qualunque squadra può far emozionare e far sentire parte di una grande famiglia, anche in un contesto storico come dicevo all’inizio non favorevole come quello attuale.

Da tifoso, un’ultima considerazione sulla Lazio di Simone Inzaghi e sui suoi possibili futuri obiettivi:Solitamente non entro mai nel merito della gestione delle singole sezioni, in particolare evito sempre di parlare di calcio. Diciamo che è stato allestito un prodotto in linea con quella che è la forbice dei risultati ottenuti dalla squadra negli ultimi sette-otto anni. Una forbice che garantisce certo una tranquillità di classifica che per tifosi particolari come quelli laziali non sempre viene vista come una virtù, visto che il tifoso laziale si esalta soprattutto quando si sente emotivamente coinvolto, e questo coinvolgimento emotivo nel calcio è per forza figlio di circostanze di vertice o di coda. Questa tranquillità di fondo forse è un po’ agli antipodi mentali del tifoso della Lazio. Comunque vedo una squadra che può muoversi all’interno di questa forbice di classifica, che in alcune circostanze ci ha visto a volte disputare le Coppe Europee con il picco della Champions, altre volte ad essere esclusi da queste competizioni.

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