Forse il titolo è un po’ provocatorio, forse è anche ingiusto nei confronti degli undici messi in campo da Inzaghi, pur tuttavia, si potrebbe davvero sintetizzare così.
Tagliando un poco con l’accetta, la Lazio, in effetti, ha giocato benissimo nei primi quarantacinque minuti e nei primi della ripresa, calando e slabbrandosi in difesa nei momenti decisivi, quando la Juventus si riprende e mostra i muscoli.

Immobile, uno e trino. Ma tutto da solo..

Se c’è una certezza, quella è Ciro Immobile. O Ciruzzo, come abbiamo scherzosamente scritto nelle Pagelle della partita fra Lazio e Juventus.
Oronzo Canà, celebre allenatore della Longobarda del film L’allenatore nel pallone, veniva apostrofato negativamente dalla moglie e dalla figlia come tarantolato: non aveva self control, caratteristica propria del Barone Liedholm.
Pur tuttavia, in questo caso, il termine tarantolato, calza come un guanto sulla partita di Ciro Immobile: si fa largo fra cinque giocatori Juventini in più d’un’occasione, è sempre e costantemente pronto.
Tutto positivo, verrebbe da dire. Il problema, una bazzecola eufemisticamente parlando, è che Ciruzzo lasciato troppo da solo e a volte Lukaku mette la palla in mezzo all’area ma non c’è nessuno. Neanche un piede, una spalla o una testa o un ginocchio di un compagno biancazzurro, e l’Ajax sa che le ginocchia possono essere fatali, specie se in Champions e se russe.
Un supporto per lui è vitale.

Lukaku e Bastos: semplicemente necessari

Il nuovo acquisto sta riscattando colpo su colpo un Europeo non molto brillante, per così dire. Fin dal primo secondo con la maglia biancazzurra, dunque, si fa vedere, recupera palloni significativi ed è di vitale importanza nel settore che ricopre.
Appena Inzaghi lo sostituisce («era esausto» dirà in conferenza stampa) la Lazio cambia passo, ma non in positivo: l’arretramento di Felipe Anderson non è stata una tra le mosse più felici e la squadra soffriva tremendamente la mancanza dell’esterno.
Ma non accusava per poi ripartire come nella prima frazione di gioco, col piglio della grande, incassava senza reazione.
Altro componente imprescindibile è Bastos: senza di lui, probabilmente, la difesa della Lazio sarebbe sprofondata nell’incertezza delle manovre di qualche tempo fa non troppo lontano.
Contenere gli attacchi della Juventus non è propriamente semplice e, anzi, a volte ci riesce anche molto bene.

Contestazioni

Ultima nota, doverosa, è stata l’assenza di contestazioni.
Tre mesi fa, durante il cosiddetto #KloseDay, ovvero la premiazione del tedesco all’Olimpico, il Presidente Lotito veniva ampiamente contestato dai tifosi.
Nella giornata di ieri, contrariamente a quel che si poteva pensare, non si è verificato neanche un fischio contro la società né contro Lotito, da quella parte di Curva che ha deciso di tornare allo Stadio.

E’ successo. E’ successo davvero: all’Olimpico di Roma.

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