Pubblicato su “Il Nuovo Corriere Laziale” dell’8 febbraio 2016

di Gian Luca Mignogna

In un mondo biancazzurro costantemente dilaniato dalle polemiche e dalle divisioni interne, ahinoi, siamo ogni giorno costretti a constatare la nascita di correnti e correntine di pensiero, contropensiero e retropensiero, che come primario effetto collaterale producono senz’altro quello di rendere la Lazio ed i suoi tifosi enormemente più deboli innanzi i grandi poteri istituzionali, mediatici ed economici. Chissà in quanti ne saranno gaudenti e felici, specialmente al di là del Tevere, sol che si ispirino al famosissimo brocardo “Dividi et Impera” che accompagnò le leggendarie gesta romano/imperiali. Fortuna vuole, tuttavia, che ci sia almeno un’eccezione pronta a confermare tale regola. All’alba della rivendicazione dello Scudetto 1915 in ex aequo a Lazio e Genoa, salpata a Maggio 2015 proprio dalle colonne di questo giornale, ci premurammo difatti di impetrare la preliminare “Vocatio ad Unitatem” di tutte le componenti laziali, nella piena consapevolezza e nell’ardita speranza che soltanto con una fattiva collaborazione trasversale l’iniziativa avrebbe potuto avere concrete chances di successo finale. Fu così che riuscimmo a corredare il lancio della petizione online “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!” con il prestigioso sostegno della Polisportiva Lazio, la preziosa collaborazione del Nuovo Corriere Laziale, l’appoggio della costituenda Consulta Biancazzurra e gli importantissimi patrocini di (in rigoroso ordine alfabetico) Cittaceleste.it, Lalaziosiamonoi.it, Lazialita.com, Laziofamily.com, Laziowiki.org e Novegennaiomillenovecento.it. In ossequiosa ottemperanza all’originario marchio della casa, “Concordia Parvae Res Crescunt”, l’entusiasmo, la perseveranza e la puntualità con cui tali organizzazioni e tali testate hanno costantemente pubblicato il link della petizione, i relativi eventi promozionali, le immagini degli aerostriscioni estivi, i filmati della sfilata delle auto storiche, le raccolte firme, i comunicati, gli articoli, le interviste, le rassegne, etc. etc., si sono rivelati encomiabili per il concreto raggiungimento dell’obbiettivo dichiarato delle 30.000 sottoscrizioni, cui è seguito l’invio degli atti e dei documenti alla Figc e la conseguente apertura del procedimento concernente il riesame dell’attribuzione del titolo nazionale 1914/15. Assolutamente basilari e fondamentali, altresì, sono stati puranche il supporto mediatico e le prime pagine riservateci da “Il Tempo” (“Il Corriere dello Sport” in parte, altri non ancora pervenuti…) e quello dei più seguiti rotocalchi radiotelevisivi locali, ancorché editi e prodotti in quello che forse rappresenta il periodo più funesto della c.d. lazialità partecipata che a memoria d’uomo si possa ricordare. L’elaborazione del “Dossier Emerotecario” sul Campionato di Prima Categoria 1915/15, tuttavia, ha prodotto ulteriori suggestioni e prove inconfutabili su come la Lazio fosse effettivamente stata l’unica a qualificarsi con certezza alla finalissima nazionale di quel campionato bruscamente interrotto dalla Grande Guerra e conseguentemente ha condotto la nostra rivendicazione tricolore in una fase talmente cruciale, per la quale sarà indefettibile e necessaria la spinta incondizionata di tutte le anime del glorioso popolo biancazzurro. Non dobbiamo dimenticarlo mai, anche se taluni vorrebbero farci sentire scozzesi in terra inglese, in realtà noi siamo i Laziali, i primi Figli della Capitale ed i diretti discendenti di quel Popolo del Latium che a partire dal II millennio a.C. prima fondò la Civiltà Latina e poi originò la nascita dell’Antica Roma. Proprio in tale ottica e tenendo bene a mente le nostre nobili origini, pertanto, ci apprestiamo a sostenere la battaglia finale per ottenere il riconoscimento di quello che sarebbe il primo scudetto della capitale ed a tal fine salutiamo con estremo piacere le new entry nei patrocini della petizione (anche in questo caso in rigoroso ordine alfabetico) di Laziochannel.it, Lazionews.eu, Laziopress.it, Museodellemaglie.it e Sslazionews.it, che sicuramente potranno garantire un ulteriore, considerevole e fedele contributo rispetto all’obiettivo tricolore per cui tutt’insieme stiamo lottando e continueremo a lottare.

Se l’eccezione conferma la regola, per quel che ci riguarda, siamo ancor più convinti che… L’unione fa la forza!

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